Mario Balotelli ha il vizio del fumo. Una pessima abitudine per chiunque, figurarci per un calciatore professionista. La cosa è nota sin dai tempi del Manchester City, impossibile da nascondere anche in questa “operazione Dash” che da quando l’ha visto approdare al Milan lo vede protagonista. Sparite le notti brave di Manchester ad orari improbabili, spariti anche gli incidenti casalinghi (fuochi d’artificio, feste varie), ma ogni tanto Balotelli continua ad essere pizzicato con una sigaretta fra le labbra. Questo nonostante le rassicurazioni di Galliani in tal proposito, la moral suasion che lo dovrebbe indurre a smettere proprio non funziona.
Il problema sembra più grave del previsto perché non si tratta di “sigarette occasionali”, ma proprio del vizio del fumo, quello per il quale non resisti nemmeno in un comunissimo viaggio in Frecciarossa da Milano a Firenze. Balotelli, imbarcato con il resto della squadra alla volta del capoluogo toscano (domani c’è Fiorentina – Milan), incurante di tutti i divieti si è infilato negli angusti gabinetti del treno per fumare una sigaretta.
Roba che nemmeno in gita alle media. Peccato che sia stato scoperto da Niang che lo ha rimproverato (in un ambiente così piccolo la puzza di fumo non è per nulla gradevole) facendo “esplodere” il caso sul Frecciarosso-nera che trasportava giocatori, staff tecnico e dirigenti. La voce della bravata è arrivata fino a Galliani che ha sottoposto l’indisciplinato scolaro ad una bella ramanzina e avrebbe deciso di comminargli la prima multa da quando è al Milan, decisamente più cara di qualsiasi sanzione avrebbe potuto comminargli il Capotreno di turno.
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